Spesso cerchiamo di sembrare quello che non siamo. Anche se celati i nostri tratti, il profilo è riconoscibile, come le nostre impronte; qualcosa di noi che ci rende, …Singolari.
Greymau

Non sempre l’esigenza di scrivere ogni giorno con una penna affilata, …Ops!, col computer, perchè oggi si scrive così, corrisponde al mio genere narrativo preferito, foss’anche solo per indagare, intravedere nuovi interessi narrativi. Ho trovato in me l’esigenza di raccontare questa volta, invece di scrivere un ‘altro romanzo che di energie se ne prende tante; che poi in verità si sta già facendo spazio fra le pagine di word.
Racconti brevi dal passato
Come dicevamo un racconto parte da dentro, da lontano, e in questo caso sono una serie di racconti brevi dedicati all’Argentario o meglio di come noi adolescenti vivevamo il paese che nelle cartoline di allora figurava in bianco e nero.
Magari dopo aver letto i racconti:

- Come vivevi da adolescente gli anni settanta?
- Quali erano i tuoi luoghi dell’anima?
- Hai dei ricordi particolari?
Lascia una tua impressione, un consiglio, poichè di cose da dire ce ne sono tante, …a voi piacendo.
Molto spesso mi sento dire che il bello è vivere adesso, cioè nel presente, ed è vero tutti lo facciamo; ma sfido chiunque a non tornare indietro con la mente, almeno una volta, per ripercorrere quei cari ricordi che in fin dei conti ci hanno portato dove siamo adesso, più o meno contenti di quel che siamo. Già, poichè di fondo potrebbe succedere di vivere di ricordi e questo pure non va bene. Tuttavia fermarsi a pensare ogni tanto sul come eravamo, almeno per me è come assaporare un qualcosa che ti lascia dentro un’emozione.

Il ricordo indelebile del murello che non c’è più. Il sabato del villaggio, come pure la domenica, vedeva la gente seduta dopo la passeggiata. Per tutta la lunghezza era occupato dalle comitive di giovani che facevano a gara per sedersi, soprattutto ai pali, come li chiamavamo; dove dall’alto durante l’estate sventolavano le bandiere dei Rioni. E comunque chi si sedeva al palo poteva stare appoggiato con la schiena. E questo la dice lunga. Infatti ci passavamo delle ore a osservare gli altri passeggiare avanti e indietro, mentre di fronte nelle piccole panchine sedevano le persone più grandi. Per tutti i Rioni il ritrovo domenicale era la piazza che in questa foto non aveva ancora ricevuto una prima modernizzazione.
Quanti ricordi, eh?
E ancora di più, Racconti brevi dal passato è in omaggio con l’acquisto del Romanzo Thriller Il rosso di sera nel blu oltremare, nelle librerie locali dove compare, oppure se ti basta solo un file pdf puoi inviare un messaggio qua sotto e sara mia cura inviartelo.