Un piccolo concetto appreso a scuola studiando la fisica, quando l’insegnante spiegava come applicando una forza si scaturisce una reazione, ovvero più propriamente a un corpo, a una massa.
In modo astratto è vero che si potrebbe usare anche nell’uso della parola, nella conversazione, nello scrivere.
La parola è astratta, fisicamente parlando non ha una massa.
Tuttavia, questo concetto assunto nel modo di esprimersi risulta molto potente e chi lo sa maneggiare bene diventa un’arma potentissima, basti pensare all’uso che ne si fa nella politica, nel girare la frittata, detto in maniera facile.
Se per ipotesi dico che non mi piace “il nero”, con un’espressione un po’ dura, qualcuno in buona fede non ci troverebbe nulla di strano pensando al colore nero. Ma se lo dico a qualcuno per cui ha una propensione a discreditare, a criticare sempre, mi additerebbe come razzista, mentre in realtà non lo sono. Ma il tale prendendo al volo l’occasione, la fa sua, per raggiungere uno scopo.
Vero è che non tutti siamo così, gli ingenui sono i più colpiti da questo, in quanto ingenui sono indifesi contro l’arguzia di certe persone, non vedono mai l’insidia nascosta in una affermazione.

a una azione corrisponde una reazione
Questo per il lato negativo del vedere e pensare.
Per fortuna un libro, che rappresenta un’azione impostata per stimolare, emana positività, induce una reazione portata dal messaggio che vuol dare, o che ognuno di noi vuol percepire.
Quindi un libro è un portatore sano che stimola la nostra attenzione e ci insegna a capire, ad assumere una critica se c’è, costruttiva; prima di parlare a sproposito o essere fraintesi.
Leggere ci rende più vivi, senza brancolare nel buio del pressappochismo…

Se potessi leggere tutti i libri del mondo, lo farei, ma non so se il tempo è …d’accordo.

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