La vita a volte ci porta a fare scelte sbagliate e questo capita molto spesso quando si è giovani, senza esperienza, sia che si tratti di un ragazzo o di una ragazza. La gioventù dovrebbe essere un’età spensierata almeno fino alla fine dell’arco degli studi, per poi colmare col passaggio dell’età, nel mondo degli adulti.
Sono tanti i giovani che si perdono per strada, e questa è la storia di una ragazza rimasta sola col padre che non riesce a stare lontano dalla strada, lontano dalle cattive amicizie; per cui finisce per rovinare la vita anche dell’unica persona che le vuole bene.
Pentiti
Pentiti per quel che hai detto, oggi non sei tu.
A cercare di capirti, ormai non provo più.
Ma tu sei il mio esatto opposto, non sei come me.
Fossi nata maschio almeno, con te mi rifarei,
dagli insulti quando rientri e hai la luna storta,
nella notte più nera che hai.
Perdi le tue ore e i giorni girando con gli amici.
Guarda che la vita dopo, ti presenta il conto.
E io non ci sarò per sempre, a toglierti dai guai,
bevi birra come un uomo e non ragioni più.
Dai tuoi insulti mi difendo e non cambio i miei principi
fino a che non riparti da te.
Eri bella la mattina quando stavi sul balcone,
la domenica era festa e cantavi una canzone per la via.
Poi un giorno ti sei persa, per la strada
e non hai trovato più il modo, di tornare.
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Eri tu che mi dicevi non ti devi preoccupare,
so badare a me stessa e nessuno mi potrà cambiare mai.
Ma la strada ti ha portato via da me
e quel fiore che è sbocciato è già appassito.
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Pentiti per quel che hai fatto, per come ti comporti.
Oggi sono stanco e spento, e non ti credo più.
Lascia qui i tuoi rimorsi e chiudi quella porta,
non accendere la luce, quando tornerai…
pentiti…
pentiti…
pentiti…
