Pentiti

La vita a volte ci porta a fare scelte sbagliate e questo capita molto spesso quando si è giovani, senza esperienza, sia che si tratti di un ragazzo o di una ragazza. La gioventù dovrebbe essere un’età spensierata almeno fino alla fine dell’arco degli studi, per poi colmare col passaggio dell’età, nel mondo degli adulti.

Sono tanti i giovani che si perdono per strada, e questa è la storia di una ragazza rimasta sola col padre che non riesce a stare lontano dalla strada, lontano dalle cattive amicizie; per cui finisce per rovinare la vita anche dell’unica persona che le vuole bene.

Pentiti

Pentiti per quel che hai detto, oggi non sei tu.

A cercare di capirti, ormai non provo più.

Ma tu sei il mio esatto opposto, non sei come me.

Fossi nata maschio almeno, con te mi rifarei,

dagli insulti quando rientri e hai la luna storta,

nella notte più nera che hai.

Perdi le tue ore e i giorni girando con gli amici.

Guarda che la vita dopo, ti presenta il conto.

E io non ci sarò per sempre, a toglierti dai guai,

bevi birra come un uomo e non ragioni più.

Dai tuoi insulti mi difendo e non cambio i miei principi

fino a che non riparti da te.

Eri bella la mattina quando stavi sul balcone,

la domenica era festa e cantavi una canzone per la via.

Poi un giorno ti sei persa, per la strada

e non hai trovato più il modo, di tornare.

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Eri tu che mi dicevi non ti devi preoccupare,

so badare a me stessa e nessuno mi potrà cambiare mai.

Ma la strada ti ha portato via da me

e quel fiore che è sbocciato è già appassito.

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Pentiti per quel che hai fatto, per come ti comporti.

Oggi sono stanco e spento, e non ti credo più.

Lascia qui i tuoi rimorsi e chiudi quella porta,

non accendere la luce, quando tornerai…

pentiti…

pentiti…

pentiti…

Perle dell’Argentario

Un nuovo libro ti da sempre una motivazione in più per continuare a scrivere, linfa vitale dell’anima, ti sprona a essere sempre migliore, sempre accorto e preciso. Perle dell’Argentario è un discorso che continua dopo Racconti brevi dal passato, nel quale mi sono trovato a scrivere il tempo che fu. Stavolta il filo conduttore è stata un’idea, una sensazione diversa nel rappresentare il territorio. Unire delle foto a delle poesie. Venti per la precisione. Venti scatti fatti da persone diverse, su come loro stessi, a modo loro, vedono l’Argentario. Il risultato è un mix suggestivo che amalgama la poesia a una foto, rendendo lo scorrere del libro, piacevole, quasi un invito a visitare questi luoghi.

Quando il mare sposa il cielo, nasce una poesia.

Edito da Youcanprint e reperibile in tutti i principali Store, oltre che da questo Blog , nella pagina Store.

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Ancora una volta l’emozione è tanta nel dare il via ad una nuova avventura, perchè di questo si tratta quando si parte per un viaggio senza limiti, senza sapere dove ti porterà, quest’ennesimo libro.